La Legenda della Grotta della Zinzulusa:
Governava un tempo quei possedimenti un terribile uomo, un barone signore e padrone delle terre intorno a Castro, così malvagio e crudele da far morire la moglie di dolore mentre la giovane figlia conduceva una penosa vita di stenti, vestita di poveri stracci.
Un giorno una fata buona decise di porre fine a quell’ ingiustizia, prese il Barone e lo scaraventò nel profondo di una grotta sulla scogliera; là dove il malvagio sprofondò scaturirono le acque dell’inferno e si formò un laghetto; la figlia sposò il suo principe e i suoi stracci affidati al vento andarono a pietrificarsi sulle pareti della grotta.
I gamberetti che vivevano nella grotta, testimoni di questi terrificanti avvenimenti, persero la vista per sempre.
Ora la grotta si chiama “Zinzulusa” e zinzuli in dialetto sono gli stracci, le particolari formazioni calcaree che ‘pendono’ dal soffitto, il laghetto nella grotta si chiama Cocito e i poveri gamberetti sono ancora lì, si chiamano Typhlocaris salentino, animaletti lunghi circa 7 cm ciechi e senza pigmenti